Appartenente al gruppo artistico “Plastica italiana”, Danilo Marchi nasce a Biella, dove lavora. La sua indagine prende spunto dall’analisi della natura e dell’evoluzione umana. Sensibile al valore spirituale e simbolico dell’acqua, dal 1999 assembla manualmente bottiglie riciclate per l’arte. Con tale medium crea installazioni nella natura con umani e animali del nostro pianeta. Nelle sue ri-composizioni sviluppa una ben precisa filosofia che ha il suo fondamento nella perenne analisi dell’essenza della vita e della tecnologia, con le problematiche ambientali ed ecologiche che quest’ultima porta con sé.

L’artista è presente a Selvatica con un’installazione nel portico di Palazzo Ferrero.